FANZINE N°2 - ANNO 2005...USCITA CASUALE
Nell'Ottobre del 1947, la Innocenti metteva sul mercato il primo modello della Lambretta, lo scooter destinato a diventare un mito. E siccome in Italia ci sono sempre piaciuti i dualismi quello con la Vespa sarà destinato a diventare storico: a partire dai fonts dei due loghi la Lambretta appare più proletaria, più spartana, mentre la Vespa più rassicurante, più cittadina e borghese. La Lambretta viene associata già dal nome alla laboriosa Lombardia, come un mezzo per andare a lavorare, mentre da subito la Vespa punta sul fatto che lo scooter permetta di evadare dalla vita quotidiana, un perfetto alleato per il tempo libero... e da qui un cospicuo uso di ragazze per le campagne pubblicitarie.
Diversamente dalla Vespa, che è stata costruita con un telaio costituito da un solo pezzo, la Lambretta aveva una struttura tubolare più rigida su cui veniva assemblata la carrozzeria. I primi modelli prodotti presentavano la caratteristica della "carrozzeria scoperta", distinguendosi quindi totalmente dalla Vespa (totalmente carenata), diventando il tipico segno di riconoscimento dello scooter milanese. Comunque i successivi modelli prodotti, esattamente dal modello C del 1950, furono presentati anche in versione carenata; proprio questo modello, criticato dalla rivale Piaggio per la somiglianza concettuale con la Vespa, ebbe un gran successo tanto che dal 1957 in poi, escludendo il modello LUI, la lambretta fu sempre prodotta con carrozzeria "chiusa".
Vespa e Lambretta potevano essere modificate facilmente; molti modificavano e tuttora modificano questi scooter "customizzandoli" con specchietti supplementari, elaborandoli, pitturando la carrozzeria, o personalizzandoli in altri modi. tutto ciò anche alla luce della filosofia culturale Mod's inglese nata negli anni '60 e ancora in voga presso il Regno Unito, che fece degli scooter italiani il mezzo simbolo della rivoluzione culturale giovanile di quegli anni.
E nel 1971 avvenne la sconfitta della Lambretta: la Vespa aveva vinto la guerra, la gente entrava negli anni
settanta con un entusiasmo che si addiceva meglio allo scooter della Piaggio... Il marchio Lambretta venne rilevato da una ditta indiana che continuò a produrla per 25 anni... Quale paese si addiceva meglio dell'India al concetto di povertà?
Ma proprio dalla sconfitta nacque la rivincita! La Lambretta non scomparve mai dall'immaginario collettivo e, anzi, il numero di appasionati fanatici crebbe di anno in anno, tanto che oggi i prezzi di una Lambretta sono in media più cari di quelli di una Vespa...
Il povero è diventato Re!
Curiosità finale: in "Quadrophenia" vengono usate quasi tutte Vespe camuffate da Lambrette, in quanto la Lambretta era di molto più difficile reperibilità!
…PARLIAMO DI STILI…
Siamo agli inizi degli anni '80 e in Inghilterra si ricorre alle tecnologie più avanzate per sconfiggere la violenza negli stadi; uso di telecamere e impianti televisivi a circuito chiuso, mentre si discute sull'opportunità e sul costo di una vera e propria schedatura di massa degli spettatori. In questo clima le aggressioni dentro e fuori dei campi di gioco diventano via via più rischiose, e l'inconfondibile look skinhead rende più agevole la sorveglianza delle forze dell'ordine. All'innalzamento della soglia di attenzione da parte delle autorità il movimento hooligan risponde a partire dagli anni '83 e '84 con un ennesimo salto di qualità a livello organizzativo : i gruppi diminuiscono di dimensioni, scelgono come "terreno di caccia" zone meno controllabili degli stadi e delle zone limitrofe (metropolitana, stazioni ferroviarie, percorsi obbligati), rinunciano al proprio look appariscente a favore di un aspetto anonimo, che gli consente una maggior libertà d'azione. E' l'nizio dello stile Casual, che rivoluziona le abitudini degli hooligans e costringe le forze dell'ordine a nuovi e sempre più massicci sforzi per contrastare i supporters più esagitati. Le vecchie fogge skin vengono soppiantate dall'abbigliamento sportivo (magliette polo e tute da sport), scompaiono dunque le sciarpe, le bandiere e ogni altro accessorio che faccia riferimento alla squadra del cuore, chi continua a indossare i colori sociali viene definito in senso spregiativo uno scarfer, o peggio ancora, un "albero di natale".
Il nucleo duro del Chelsea, gli ex Shed Boys, di matrice skin, cambia il nome in Pringle Boys proprio per il vezzo di indossare soltanto blusoni e felpe di questa marca, persino le tifoserie più tradizionalmente skinhead, quali quelle del West Ham, del Milwall o dello Sheffield United, finiscono per convertirsi in larga parte al verbo casual, che ormai dilaga anche tra gli ultrà al di qua della Manica.Un altro elemento innovativo è dato dalla diminuzione dell'età media degli hooligans, compresa tra i 17 e 20 anni. I cosiddetti Mannies, omaccioni tatuati, irascibili e nerboruti, appaiono in via d'estinzione, e altrettanto in estinzione appare il reale interesse per il gioco e per la propria squadra : alcune gradinate "storiche", quali la Stretford End del Manchester United o la North Bank dell'Arsenal, vengono abbandonate dagli hooligans, che prendono posto nei settori adiacenti a quelli degli ospiti per poterli più facilmente provocare. In alcuni casi, se c'è la possibilità di scatenare incidenti fuori dallo stadio, non si assiste nemmeno all'incontro. Le stesse strategie dei casuals, tese a eludere l'attenzione di agenti e avversari, sono sempre più sofisticate; l'ormai famosa ICF (Inter City Firm del West Ham), utilizza i suoi under five, ragazzi sotto i 15 anni, in compiti di avanscoperta e per sondare la consistenza numerica dei gruppi nemici. Le trasferte nelle altre città vengono per lo più effettuate su treni di linea, tanto che alcuni gruppi di hooligans si rifanno al mezzo ferroviario anche nella scelta del loro nome (per l'appunto la ICF, gli Inter City Owls dello Sheffield Wednesday, il 6,57 Crew del Portsmouth). Vestiti in modo normale, a volte addirittura raffinato, una volta giunti a destinazione si servono di mappe topografiche per individuare percorsi più adatti per aggirare e prendere di sorpresa gli avversari, e per giungere prima della polizia in punti strategici come determinanti pubs, stazioni ferroviarie e gates della metropolitana.
…CONTINUA